Abbiamo commissionato a SDA Bocconi School of Management una ricerca con l’obiettivo di confrontare la convenienza del procedimento arbitrale rispetto al giudizio ordinario.
La ricerca ha comparato i tempi e i costi dei due procedimenti, utilizzando un approccio economico finanziario per valutarne la convenienza.
In particolare, lo studio ha analizzato 345 procedimenti arbitrali depositati in CAM nel triennio 2019-2021 e ne ha incrociato i dati con quelli di tre indagini a cui hanno risposto 250 tra avvocati, CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio) e legali di imprese e con i dati del Tribunale di Milano.
È emerso che l’arbitrato CAM è più rapido e più conveniente di una causa civile ordinaria.
Termina prima, in 307 giorni in media, rispetto ai 764 giorni medi di una causa civile di primo grado e di 597 giorni per l’appello e consente quindi all'impresa di “liberare” in anticipo le risorse impegnate nella controversia, da reinvestire in attività diverse.
I ricercatori nella comparazione si sono basati sul concetto del “valore finanziario” del tempo.
Significa che il costo del procedimento è considerato come un investimento effettuato allo scopo di ottenere il riconoscimento di un diritto.
Il risarcimento, ottenuto al termine del procedimento, è il ritorno sull’investimento effettuato.
La somma riconosciuta alla parte vittoriosa può essere reinvestita per la restante parte del tempo che sarebbe richiesto per giungere alla conclusione della causa ordinaria.